lunedì 28 gennaio 2008

Nutrie e sabbia per un estate "esotica"

Una nutria e il nuovo consulente per le spiagge rivane

Mah! I praticelli in spiaggia, i pontili "plasticoni" stile Sharm El Sheik, la sabbia finissima e adesso anche le nutrie. La tanto criticata amministrazione comunale, mentre noi sonnecchiamo sul divano per una sorta di caratteristico letargo rivano, lavora, lavora e lavora.... preparandoci il meglio del meglio per la nostra estate 2008.
Le due ultime novità sono la sabbia (quella vera) e le nutrie (quelle vere).

SABBIA
- Direttamente dal Po, come si legge nella determina : .... ton. 165 del materiale descritto richiede, con preventivo di data 21.12.2007 ns. protocollo n. 2007042876, Euro 19,00 alla tonnellata + IVA 20% e quindi totali Euro 3.762,00 trasporto compreso.

"Solo" 7 milioni delle vecchie Lire, ma all'òra glielo abbiamo detto? Per anni la sabbiera dei Sabbioni è stata oggetto di critiche in quantro troppo spesso svuotata della sua sabbia; il campo da beach è stato oggetto di studi universitari, pare anche che se ne sia occupata la Nasa, tabto che per evitare che la sabbia voli fin su a S. Alessandro è stata realizzata una collinetta frangivento.

SORRY: non bastava una sabbiera per i bambini, magari curata e rifornita periodicamente?

NUTRIA -
Sarà la novità della prossima estate: "Dopo la grattarola, per le vostre nutatine la compagnia della nutria". Dai, non facciamo scherzi e vediamo di porvi rimedio al più presto. Le spiagge non sono un biotopo, la gente ci fa il bagno, i bambini ci giocano. Già le "papere" rompono le balle, e non poco, ci mancano solo dei roditori ... . Per le anatre ci avevano detto che avrebbero messo in atto un piano di contenimento (CONTA BALLE!!) e se le nutrie fanno la fine dei piccioni tra qualche mese la spiaggia sarà tutta loro, felici anche di mangiarsi l'erbetta che i nostri amministratori hanno voluto al posto della ghiaia.

CHE NE PENSATE?

ALCUNI SPUNTI


Programma di contenimento numerico della nutria (myocastor coypus)

Nel Parco del Mincio gli interventi di cattura della Nutria sono iniziati nel novembre 1994; si é trattato del primo intervento di controllo faunistico della Nutria su larga scala effettuato in Italia, che ha costituito il modello per gli altri interventi partiti successivamente.
Il programma, relativamente complesso come organizzazione, é tuttora in atto ed ha raggiunto risultati estremamente positivi sia nel contenimento dei problemi creati dalla Nutria agli ecosistemi naturali, sia nell’attenuazione dei danni alle colture agricole e alle strutture idrauliche. Un esempio di positivo risultato conservazionistico si é avuto nella Riserva Naturale “Valli del Mincio”. Qui sembrava praticamente estinta la Castagna d’acqua (Trapa natans), una delle specie vegetali più caratteristiche della zona, a causa del pascolo di Nutria; dopo massicci interventi di cattura la pianta é oggi presente su estese porzioni di territorio, costituendo una delle specie più comuni. Altri effetti positivi di questi interventi sono ben evidenti nel territorio da Pietole e sino allo sfocio del Mincio in Po, in riva destra del fiume: qui gli abitanti da anni non lamentano danni alle colture o agli argini. La cosa è alquanto significativa se si considera la situazione gravissima di questo territorio, completamente invaso dal roditore prima degli interventi del Parco; in quel periodo le quotidiane e legittime proteste dei residenti, che si trovavano le Nutrie ovunque, con danni ingentissimi, riempivano le cronache dei giornali. Responsabile scientifico e coordinatore del progetto Nutria è il biologo Cesare Martignoni. Il modello di gestione del problema Nutria, adottato dal Parco del Mincio dalla fine del 1994 ad oggi, ha trovato sempre maggior interesse da parte di altri Enti deputati alla risoluzione del problema. Il piano è stato preso a modello, sia nelle modalità di esecuzione che nelle attrezzature adottate, da molte pubbliche amministrazioni e istituti di ricerca in Italia; lo stesso Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le Province, lo sta consigliando a chi richiede consulenza. Il programma attuato nel Parco del Mincio risulta sicuramente oneroso per l’Ente responsabile ma, per condurre correttamente un programma di gestione faunistica, ampio e complesso come quello della Nutria, occorre investire risorse relativamente anche notevoli. Dal 1994 ad oggi (luglio 2003) le catture effettuate sono state 11.337. APPROFONDIMENTO


Forumbio 08.10.2007 1 - 2
Settesere 13.10.07
Wikipedia
Sivae




mercoledì 19 dicembre 2007

Mira(il)lago ... se affitti una camera a 4 stelle

Torno nella mia Riva e che mi trovo sui giornali? Alla Miralago un super albergo da 4 stelle. Già, il polo benessere deve pur essere "compiuto", non può mica avere solo il centro (cioè le piscine) e non il contorno (l'hotel). Ad un tratto, avete presente come in quei film tipo Matrix, roba di fantascienza, nel mio cervello si sono rincorse centinaia di immagini, milioni di parole spese su questo argomento, tra le altre anche questa foto che avevo visto sul sito del comune in occasione della mostra al Villino Campi (manco a farlo apposta le porte aperte erano per la Miralago e il Du Lac, domani amici forse). Nel sito del comune si legge ancora rispetto alla composizione vegetale dell'ex colonia: ..... è dominata da maestosi esemplari di cedri, da magnolie e ippocastani, dai numerosissimi allori, tassi, bossi, palme cinesi, oleandri, lecci, ligustri, bossi e viburni. Degni di nota gli esemplari di sughera dalla caratteristica corteccia. E poi la fotinia, la palma di San Pietro, i gelsi (che documentano l’antica attività di allevamento del baco da seta), il pittoresco caco, le araucarie".
Bene, o male chissà. Mi viene in mente quando qualche anno fa, alla fiera di S. Andrea firmai quella bella idea, quella proposta di delibera popolare che voleva la Miralago pubblica, il parco aperto a tutti. Macchè! Quella delibera voluta fortemente da Frizzi e Zambarda fu bocciata da un governo di centrosinistra (centrosinistra, mica di destra) guidato (ma che strano) da quella persona che vedete in foto (l'unico uomo) che per uno scherzo della politica ebbe l'onore (sfiga nostra) di fare il sindaco.
Avrei milioni di cose da dire, ma il troppo storpia e poi annoia. Solo qualche riflessione rispetto alle dichiarazioni di questi giorni dei "padrini" della città.
MOLINARI: dice di non essere stupito, e ci mancherebbe, visto che era lui il papà del Prg, e prima sindaco e prima ancora assessore, e poi ancora consigliere provinciale, e poi assessore provinciale e poi ancora consigliere provinciale, quindi nuovamente sindaco e poi ancora senatore, e poi ancora ... . Oggi cerchiobottista.
BASSETTI: pare cascare dalle nuvole, dimenticando che il suo gruppo era al governo quando si decise del futuro urbanistico della città, che fu lui a stringere la mano con Malossini e Durnwalder per il passaggio da Bolzano a Trento e che come il ClauDio è certo persona informata dei fatti. Ma una cosa corretta la dice oggi, ovvero che l'idea era di una struttura pubblica (come Bressanone), mentre oggi il modello è quello di Merano e l'hotel annesso versa in gravi difficoltà.
MOSANER: (omissis).
MODENA: ritorno al futuro, o al passato e lui, quest'ultimo, lo conosce bene. Lancia dei sospetti, ma non affonda il colpo, peccato.
FRIZZI: potrebbe dire "ve lo avevo detto", ma tace (purtroppo) castrato da una politica che non accetta critiche.
BENAMATI: chi non si ricorda quel suo ordine del giorno che stravolgeva la proposta di delibera popolare, quindi l'immediato ritiro e la conseguente bocciatura di quella che avrebbe potuto essere la via di fuga. Pentito?
MATTEOTTI: il (Pilato) Paolo se ne lavò le mani (non è una novità) e oggi tace (che bel).
MATTEOTTI: il (Caterpillar) Pietro avrebbe aperto il parco, forse ridimensionato il cemento, ma è out e quindi .... .
AMBIENTALISTI: fuori le balle adesso, il parco agricolo inizia da qui, inizia dalla fascia lago.
PRG: è il padre dei noi nostri e dei futuri mali, ma anche lui guardate che non è mica figlio di nessuno e nemmeno orfano (cercateli).
RIVANI: vi ho lasciato in fondo perchè siete in "fondo" anche nei pensieri degli amministratori. Ma come, cavolo (figurativo del membro maschile), possibile che nessuno si opponga a ciò che sta succedendo o non succedendo? Appartamenti su appartamenti, parcheggi su parcheggi, e adesso ancora alberghi. Basta!
Se non vi dispiace mi riservo di aggiornare, all'occorrenza, questo presepe perchè non escludo segnalazioni di altri figuranti con annesse didascalie. Il dibattito è aperto.
Buone feste a tutti voi!

sabato 17 novembre 2007

PM 10: tante idee ben confuse



NON SO! Non so che pensare e credo proprio di non essere solo. Con diverse mail mi invitate ad intervenire sull'argomento e io lo faccio volentieri. La Provincia punta a pulire l'aria fermando le auto, quelle poche e piccole che hanno il difetto di essere un po' più vecchiotte delle altre spesso grandi e di grosse cilindrate. Tra i comuni che aderiscono al piano provinciale ci sono anche Arco e Riva, rispettivamente quarta e quinta città del Trentino, anzi no i cugini arcensi fanno marcia indietro SOLO DOMENICHE ECOLOGICHE, i nostri amministratori invece AVANTI A TESTA BASSA. Che senso ha? Non so se le sette domeniche senz'auto di Arco (furbetti è domani strade chiuse, ma la domenica successiva sarà solo il 30 dicembre, cioè quando i mercatini non ci saranno già più) sono la soluzione, sta di fatto che sono certo che i divieti di Riva non servano a nulla, se non ha penalizzare la povera gente. Che senso ha poi che un comune faccia in un modo e quello confinante in un altro? Le Pm 10 non si fermano mica davanti ai cartelli, sembrano che non sappiamo leggere (sic!). Sto pensando ad un sondaggio per sapere come la pensate voi, nel frattempo scrivetemelo, poi gireremo il tutto ai nostri amministratori, in modo particolare a Paolo Matteotti che di ciò che sta accadendo a Riva rispetto a questo argomento è il designato regista.
Nella speranza che Matteotti ci ripensi e faccia ritirare l'ordinanza, per "manifesta inefficacia", riporto di seguito quanto pubblicato sull'enciclopedia Wikipedia

PM10

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide.

Le principali fonti di PM10 sono:

  • Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino
  • Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto

Inoltre, una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane.

Nelle aree urbane il traffico veicolare non è la principale fonte del PM10 (è circa il 29% - fonte: Centro studi sui sistemi di trasporto, riportato sul numero di febbraio 2007 della rivista Quattroruote)

La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio:

Dipende inoltre dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito. L'OMS, sulla base di uno studio condotto nel 2000 in 8 città del mondo, stima che le polveri sottili siano responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell'anno.

I valori limite sono definiti in Italia dal decreto-legge nr. 60 del 2 aprile 2002; tale decreto fissa due limiti accettabile di PM10 in atmosfera:

- Il primo è un valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte/anno.

- Il secondo come valore limite di 40 µg/m³ come media annuale

sabato 10 novembre 2007

Alle volte basterebbe ... copiare


Bella idea quella di Torbole: bidoni per la differenziata anche in spiaggia. Già: quanta gente d'estate va in spiaggia, pranza e ... non sa dove buttare l'immondizia se non in quegli unici bidoni sparsi lungo la passeggiata. A Torbole hanno pensato bene di mettere ogni tot di metri delle mini isole ecologiche. Quanti di noi a sera, d'estate hanno fatto fatica a mettere anche solo una paletta del gelato nei bidoni dei Sabbioni piuttosto che della Purfina da tanto erano pieni di tutto? Visto che i nostri amici tedeschi sono così bravi nel differenziare, mentre noi (si legge almeno sui giornali) siamo ancora un po' furbetti, perchè non dar, almeno a loro (anche a noi ovviamente), la possibilità di differenziare anche in vacanza?
Caro assessor Bagozzi faccia una passeggiata a Torbole, dia un occhio e ... copi di brutto, non è difficile.

Fraglia (2): di tutto di più



"bermary" mi scrive delle Fraglia Vela Riva. L'intervento e le foto meritano un nuovo post. Eccolo

Carissimo Rivanel


Per aggiungere argomenti al dibattito ti mando alcune foto che ritraggono cosa può fare la Fraglia ogni volta che arriva una regata.
Se si pensa che sono stati installati dei cilindri a scomparsa per rendere ancora più chiaro che quello spazio è della Fraglia e che nessuno lo può reclamare; basta vedere i cartelli che loro possono permettersi di attaccare per deviare il passaggio (ma chi glielo ha permesso?), basta vedere che anche il giardino dell'ex hotel Lido può diventare un parcheggio di servizio della Fraglia; basta osservare che, di tanto in tanto, anche il giardino del Tiffany diventa parcheggio barche. Non parliamo poi dei parcheggi riservati (pagheranno loro l'occupazione all'APM oppure pagherà il buon Matteotti assessore per loro? O magari la Berasi?).
E' risaputo che la Fraglia ha santi protettori e probabilmente non si può toccare e criticare.
Di sicuro porta anche turismo con le regate ma ci dovrebbe essere maggior chiarezza da parte del comune e soprattutto parità di trattamento con tutte le altre iniziative.