dal Trentino 02.09.07, pag. 35
Lei vorrebbe offendermi definendomi "vigliacco" (pusillanime), ma io non le rispondo, non scendo al suo livello anche se da un ex sportivo come lei non me lo sarei aspettato. Il suo, il nostro sindaco era stato ben più elegante, ma la cultura e lo stile non sono in vendina nè in via Montanara nè dentro i panini con la bondola.
Nelle sue parole si legge un "pizzico" di disappunto per lo spazio concessomi dalla stampa? Vede, per lei e per me sono morte persone per garantirci la libertà di opinione e quindi anche di stampa. Ancora una volta lei offende, in questo caso il lavoro dei giornalisti che scelgono liberamente cosa pubblicare, che a lei piaccia o meno. Ho inviato segnalazioni, con foto, questo si; ma i due "grandi" articoli che mi sono stati riservati da Tagliente e Cassol, che ringrazio, non sono certo il frutto di veline, cosa che fate voi in comune. Ma le pare che io possa obbligare un giornale a scrivere di un fantasma?
In questo splendido paese in cui il proprio parlamento ospita dei condannati con sentenze passate in giudicato, vuole che non sia permesso ad un semplice cittadino fare delle segnalazioni, sollevare delle perplessità seppur anonime?
Cosa dovremmo dire allora del caso un TROMBATO, di un candidato che si è presentato al giudizio della gente, dell'elettorato, ma non è stato eletto e malgrado ciò governa? Lei ha ricevuto meno voti di altri della sua lista (67 per la precisione), ma lei fa l'assessore gli altri siedono tra i banchi, alla faccia della politica e del voto sovrano della gente. Si può al limite capire un assessorato tecnico, in casi estremi ricoperto da una persona, da un tecnico appunto e non da un politico trombato. Per la verità nell'attuale giunta non è l'unico e va detto che lei almeno si da da fare, e questo le fa onore. Per uscire sulla stampa avrà dovuto chiedere il permesso al super sindaco, che tutto vede e provvede, e anche questo è un po' strano quando le nostre cronache un giorno si e uno no riferiscono di porte chiuse del palazzo addirittura ai consiglieri (leggi caso Pederzolli).
"Ma mi faccia un piacere" direbbe qualcuno, evito la citazione per non metterla in imbarazzo, con questa sua sparata avrà pur guadagnato un'apparizione per il simpatico borsino dei più visti curato da Cassol, ma ha perso un'occasione per evitare una brutta figura. La prossima volta si documenti e (mi) muova delle accuse precise.
Saluti